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(a chi ben riflette) molto piú per disvelare ai popoli le ambiziose ed avvedute crudeltá dei principi che non certamente per insegnare ai principi a praticarle; poiché essi piú o meno sempre le adoprano, le hanno adoprate e le adopreranno, secondo il loro bisogno, ingegno e destrezza. All’incontro, il Machiavello
nelle Storie e nei Discorsi sopra Tito Livio, ad ogni sua parola e pensiero respira libertá, giustizia, acume, veritá ed altezza di animo somma: onde chiunque ben legge, e molto sente, e nell’autore s’immedesima, non può riuscire se non un focoso entusiasta di libertá, e un illuminatissimo amatore d’ogni politica virtú. Eppure il Machiavelli, proscritto dai principi per mera vergogna di se stessi, e dai popoli poco letto e niente meditato, volgarmente viene da tutti creduto un vile precettore di tirannia, di vizi e di viltá. Né sará questa una delle minori prove in favore di quanto asserisco: che i filosofi non possono essere mai in pianta di servitú; poiché la moderna Italia, in ogni servire maestra, il solo vero filosofo politico ch’ella abbia avuto finora, non lo conosce né stima.
A voler poscia seguitare le tracce della filosofia ne’ suoi lenti e luminosi progressi, ci conviene varcar monti e mari, per ritrovare Bacone, Locke e pochi altri, ma tutti figli di libertá. La Francia, cosí cólta pel rimanente, non potea pure mai, come serva ch’ella era, procreare filosofi sommi, e massime in politica; o se pur li creò, non poteva allevargli e serbarli. Bayle ne fa prova, il quale, per poter essere filosofo vero, e scrivere come tale, si trovò costretto di cessar d’essere francese, e di ricoverarsi in Olanda. Montaigne, oltre lo stemma gentilizio (che in quei tempi serviva ancora d’usbergo), dalle due tirannidi e principesca e pretesca si sottrasse anche dietro alla scorza del pirronismo e di un certo molle faceto, che tutti i suoi scritti veramente filosofici avviluppa, senza punto contaminarli. Montesquieu, in questi ultimi tempi, alquanto piú ardiva, ma non però mai abbastanza: il che di tanto piú gran macchia sulla sua fama riesce, quanto si vede benissimo da ciascuno che egli per solo timore tacque, o adombrò o intralciò quelle semplici ed alte veritá, le quali egli pure assai vivamente nel piú profondo del cuore sentiva.