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libro ii - capitolo ii
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Tuttavia, non volendo io mettere innanzi, né sostener paradossi, ammetterò che la perfezione degli scrittori, quanto all’eleganza e sottigliezza dell’arte, possa esser quella che vien giudicata tale da uomini di gusto sottile, usi al conversare e, per lo molto servirsi dei sensi loro, inventori e scopritori di molte nuove e quindi piú deboli sensazioni. Che se il capo d’un popolo rozzo e selvaggio, vedendolo in qualche imminente pericolo, volesse indurlo a una ostinata difesa, e destarlo a furore; egli per certo non ci dovrebbe impiegare altre parole, che quelle in cui fosse semplicissimamente esposto il fatto. — Costoro ci sono nemici da gran tempo; a ciascuno di noi hanno ucciso a chi il padre, a chi il fratello, a chi il figlio. Se non ci difendiamo con forza e valore maggior del loro, uccideranno anche noi, prederanno le case nostre, faranno schiavi i nostri figli, contamineranno le nostre mogli. O vincergli ed esterminargli, o morire noi tutti. — Queste, o simili parole, ed anche piú rozze e sconnesse, verranno riputate sovrumana eloquenza infra quel popolo che noi chiamiam barbaro, e vi otterranno il loro pienissimo effetto.

Ma se un capitano di nazione cólta e libera vorrá accendere gli animi de’ suoi soldati, gli bisognerá dire le stesse cose assai piú lungamente, e piú ornate. Con mille figure egli dovrá procacciare d’incendere quegli animi; ora con immagini terribili dipingendo le stragi, le rapine, gli oltraggi, la crudeltá del vincitore insolente; ora, con liete e festose, dipingendo i trionfi della ottenuta vittoria, i dolci effetti della ricoverata pace, gl’immensi beni della assicurata libertá. Questo popolo cólto viene a sentire meno fortemente, appunto perché con maggior sottigliezza egli sente; ci vogliono perciò in doppia e triplice quantitá, parole ed immagini per infiammarlo e commoverlo. Ai popoli cólti e non liberi non perorano mai i loro capi; perché a questi non riman nulla a dire con le parole, che con assai maggiore efficacitá non l’abbiano giá detto ai popoli con la forza. E cosí accadrá d’ogni altra passione che si voglia destare negli animi d’un popolo, o interamente rozzo o semi-barbaro, o cólto e libero, o cólto e non libero. Ma se noi volessimo accertare,