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i. della tirannide
 



otteneano le redini assolute del governo, e maggiori credeansi, ed erano, delle leggi, tutti indistintamente a vicenda o re o tiranni venivano appellati dagli antichi.

Divenne un tal nome, coll’andar del tempo, esecrabile; e tale necessariamente farsi dovea. Quindi ai tempi nostri, quei principi stessi che la tirannide esercitano gravemente pure si offendono di essere nominati tiranni. Questa sí fatta confusione dei nomi e delle idee ha posto una tal differenza tra noi e gli antichi, che presso loro un Tito, un Traiano, o qual altro piú raro principe vi sia stato mai, potea benissimo esser chiamato tiranno; e cosí presso noi, un Nerone, un Tiberio, un Filippo secondo, un Arrigo ottavo, o qual altro mostro moderno siasi agguagliato mai agli antichi, potrebbe essere appellato legittimo principe o re. E tanta è la cecitá del moderno ignorantissimo volgo, con tanta facilitá si lascia egli ingannare dai semplici nomi, che sotto altro titolo egli si va godendo i tiranni, e compiange gli antichi popoli che a sopportare gli aveano.

Tra le moderne nazioni non si dá dunque il titolo di tiranno, se non se (sommessamente e tremando) a quei soli principi che tolgono senza formalitá nessuna ai lor sudditi le vite, gli averi e l’onore. Re all’incontro, o principi, si chiamano quelli che di codeste cose tutte potendo pure ad arbitrio loro disporre, ai sudditi nondimanco le lasciano, o non le tolgono almeno che sotto un qualche velo di apparente giustizia. E benigni e giusti re si estimano questi perché, potendo essi ogni altrui cosa rapire con piena impunitá, a dono si ascrive tutto ciò ch’ei non pigliano.

Ma la natura stessa delle cose suggerisce, a chi pensa, una piú esatta e miglior distinzione. Il nome di tiranno, poiché odiosissimo egli è oramai sovra ogni altro, non si dée dare se non a coloro, (o sian essi principi, o sian pur anche cittadini) che hanno, comunque se l’abbiano, una facoltá illimitata di nuocere; e ancorché costoro non ne abusassero, sí fattamente assurdo e contro a natura è per se stesso lo incarico loro che con nessuno odioso ed infame nome si possono