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Le laudi tue, che s’udiran cantare
In ogni selva gli augelletti, e i venti
Fin sovra i Cieli le faran volare.
Ah! Se tu canti ad emular gli accenti
120Del grand’Orfeo, vedriansi i boschi un giorno
Di nuovo carolar stupidi, e intenti;
I monti in moto senterian l’adorno
Potente invito; i rapidi ruscelli,
Sospeso il corso, ascolterian d’intorno.
125Vedi, come dal caldo i pastorelli
Fuggon del mezzogiorno, e con muggiti
Corron gli armenti a questi rivi, e quelli!
Le greggi anzanti van cercando siti
D’ombre più folte. Cieli! e perchè mai
130Non fia chi per amor sollievo additi?
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