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State. 35


Questa sampogna è quella, che le amene
     Aure di Colin già sonavan, quando
     Viveva, e in morte a me lasciò fra pene.

E disse „Alessi, a te la raccomando:
     60Alle selve insegnò della mia Clore
     Questa piva il bel nom, dolce sonando„

Ma appesa oggi sarà colle canore
     Sue canne in quell’abete, e sempre muta,
     Se tu la sprezzi, e tien lontan dal core.

65Ah! foss’io per Poter, che ne trasmuta,
     Quel, che sì canta, prigioniero uccello
     Dentro la tua capanna alta, e fronzuta!

Allor potrebbe di mia voce il bello
     Occupar le tue orecchie sempre intente,
     70Ed io godrei que’ baci, ch’oggi ha quello.

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