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Primavera | 23 |
Sorgete ormai, e a quel tugurio gitene
Di caprifoglio; è quel dolce ricovero
Di primavera all’improvisa pluvia:
Già le zolle di vezzi ivi coronansi
150Selvaggi; e aprendo i fiori intorno spargonvi
Le lor vaghezze. Ecco le greggi adunansi
Per ritirarsi entro le mandre, e sentesi
Cader pioggia feconda dalle Pliade.
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