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Discorso sulla Buccolica xxxv

È la pastorale una imitazione dell’azion d’un Pastore. La forma di quest’imitazione è Drammatica, o Narrativa, o pur mista di amendue; La favola semplice; Le maniere nè troppo culte, ne troppo rozze; Comunali ne voglion esser i pensieri, ma che ammettano ancor Essi un po’ di vivacità, e di passione, sebben corta, e passeggiera. Umile l’espressione, ma tanto pura, quanto il linguaggio ne soffre; elegante, non però florida; facile, ma insiememente vivace. In breve la favola, le maniere, i pensieri, l’espressioni voglion esser ripiene della più gran semplicità della natura.

Il vero carattere di tal Poema consiste nella semplicità, brevità, e delicatezza. Le due prime rendono un’Egloga naturale; l’ultima dilettevole.

Se noi vogliamo copiar la natura, sarebbe vantaggioso di tener conto della seguente considerazione; Che la pastorale sia un’immagine di ciò, che chiamasi il Secol d’Oro. Dimodochè non dobbiamo noi descriver i nostri


Pasto-

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