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Verno. | 85 |
Non più ripeton gli usignuoi cortesi
I suoi bei canti, o pur da’ ramoscelli
Ascoltan muti, e da stupor sorpresi.
Non abbandoneranno più i ruscelli
85I lor susurri, sol per più giulive
Udir Canzone, e dolci più, di quelli;
Ma ben diranno alle sonore rive,
Alle lor canne = Il brio de’ bei concenti,
Morta la bella Dafni, ah! più non vive.
90I Zefiretti con sospiri ardenti
Narrano susurrando il crudo fato
Agli albor, che ne tremano dolenti;
Gli albor tremanti in ogni selva, e prato
Recan rimormorando d’aspre pene
95All’argentino rivo il crudo fato;
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