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Autunno. | 65 |
Cieli! ogni cosa dunque fuorch’ Amore
Ritorna il contraccambio, con diletto?
Deh risonate, o monti, al mio dolore!
„Ila le greggi tue son mal guardate„
Gridanmi i pastorelli a tutte l’ore:
Ah! che mi giova mai d’aver salvate
Le greggi, le me lasso! il core ho perso,
Mentre pecore sol ho preservate?
Pan venne, e me richiese in duolo immerso
Qual’arte maga il faccia od occhio infesto
Or ne saetti il fascino perverso;
Ma in qual’altr’occhi ohimè! quel vivo innesto
D’alto poter, che turba e mente, e core,
Se non che in que’ di lei si trova intesto?
E fuor di quella ch’or siede in amore,
Dove magia mai si può trovare?
Deh risonate monti il mio dolore.
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