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ne induce in esso a credere il più grande
astro che la pupilla umana veda.
Splendono nella bruna algida notte
20tra gli astri più belli Regolo azzurro,1
Sirio giovane per bianchezza cosmica,
e nello spettro a lui simile Vega,
Ercole verde ed Orione rosso,
e più che oro gialla Cassiopea,
25mentre, di sghembo, la Corona bianca
risplende con la sua fulgida Gemma
sopra l’Orsa che il carro boreale
è maestro alle Pleiadi tremanti.
Pur, lungi, nel congiunto orbe restando
30entro lucenti zone tali stelle,
meraviglia e splendor del firmamento,
mite la Terra nel sistema nostro,
a Giove, Marte a Venere sorella,
Arturo nel suo prisco raggio guarda,
35che felice segnò Angelo Secchi,
con tracce nello spettroscopio puri.
Ma, splendido quell’astro, alto i tranquilli
spazi inaccessi per eterna età,
titania lampa resta contemplando,
40universe bellezze nella luce:
son comete giranti tra i pianeti,
argentee stelle, porporine faci,

  1. Ho dato tali aggettivi pittorici, secondo la tinta spettroscopica del Secchi, sminuita nel visuale colore delle stelle.