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e rapida che la discesa della parte di qua dal San Gottardo a Bellinzona: quella si fa in sette ad otto ore di cammino, per quest’altra ve ne vogliono circa dodici. Noi ci imbarcammo a quel capo di lago, e siamo giunti in sette ore circa di viaggio a Lucerna, situata all’altro capo. Sopra Altorf e sopra il lago, per lungo tratto, veggonsi torreggiare montagne altissime e nude rupi spaventose. Il sasso che, costeggiando il lago a destra, abbiamo esaminato, è una specie di schisto calcare durissimo; in alto si veggono degli strati apparentemente dello stesso che hanno disposizioni singolari e bizzarre. Si va dritto sul lago fino a Brunen, sopra cui si presentano in bellissima vista le dolci colline, i pascoli ridenti (che sono reputati i migliori ed i più ubertosi di tutta la Svizzera), i graziosi paesetti e i molti sparsi casini del cantone di Schweitz. Quivi a Brunen, il lago, piegando a sinistra, va per una tirata lunghissima fino a Lucerna; esso si allarga però, passato il mezzo, in due gran seni, de’ quali l’uno a sinistra più entrante mette al Cantone di Underwalden, l’altro a dritta a Küssnacht confinante col Cantone di Zug e vicinissimo al lago dell’istesso nome. Egli è per tale comunicazione che il lago di Lucerna è stato chiamato e si chiama pur anche adesso Der Vier-Waldstätten-See (il lago dei quattro Cantoni foresti). Oltre i mentovati due gran seni, l’istesso lago si dirama in altri luoghi, talchè si può dire che sia il più distorto e ramificato dei laghi che conosciamo. Alcune ore prima di Lucerna l’orrido dei monti si fa lontano, e succedono vaghe colline piantate d’alberi fruttiferi e decorate da qualche casino; fin là il lago è spopolato non meno di barche che di case e paesi».


A questo punto il relatore imprende a descrivere la città di Lucerna; e dopo alcuni cenni su di essa1 viene a parlare,

  1. Ecco cosa dice il Volta di Lucerna: "La città di Lucerna è benissimo situata; ha un bel circondario di colline e di pianura: un alto monte vicino da una parte, che è il famoso monte Pilato, e la prospettiva da lungi de’ monti altissimi dall’altra parte; s’apre la città con due braccia a ricevere il lago, il quale nel di lei seno restringendosi si converte in fiume e finisce di attraversarla. Questo fiume, che sortendo si chiama ancora Reuss, come prima di entrare a formare il lago, è molto largo, non però navigabile; esso è anche assai rapido, dentro e sotto Lucerna: avvi un gran ponte di legno che l’attraversa in un bel sito della città, largo 30 piedi e da 200 lungo, su cui passano carri e carrozze. Un altro ponte di legno, ma per i pedoni solamente, si trova più in basso: questo non è più largo di 10 piedi, ma è lungo da 400, tutto coperto ed istoriato da diverse pitture, cattive anzi che no. Un terzo ponte più considerabile è nella parte superiore della città, largo similmente 10 piedi e lungo ben 1000, egualmente coperto ed istoriato di pitture un po’ migliori. A questo, basato sopra piloni piantati nell’acqua lunghesso il lago, ne succede, dopo poco tratto di terra, un altro quasi in egual drittura, simile in tutto, salvo che è più lungo ancora, contando da