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altro sasso non si vede e si tocca che granito; granito sono il dorso e i fianchi de’ monti; granito i massi divelti e trasportati nelle valli, e que’ che stanno terribilmente pendenti; rupi smottate di granito e rottami dello stesso su cui ferma lo stanco piede il viandante; greppi e balze di granito, cui sale d’uno in altro lanciandosi la camozza inseguita dal cacciatore, che vi si inerpica a stento.

«Vero è bene, che per asserire che la massa interna delle Alpi, il vero nucleo sia tutta pietra granitosa, non basta aver ciò osservato nel passaggio da noi fatto del Gran San Gottardo. Ma poiché la stessa cosa han trovato dappertutto gli ultimi diligentissimi osservatori che hanno attraversate le Alpi in diversi siti, e singolarmente il sig. De Saussure che ne ha percorsa varie volte tutta la gran catena, non si ha più luogo a dubitarne. Una assai bella dissertazione letta gli 11 novembre 1775 in una pubblica adunanza dal signor D’Arcet, Sullo stato attuale delle montagne de’ Pirenei e sulle cagioni del loro degradamento1, che trovasi inserita anche nella Scelta d’Opuscoli di Milano, volume 35, vi rappresenta questa catena di monti avente pur essa l’interior massa e le nude ossa di pietra granitosa, e i gran fianchi e le alte cime così irte, sfasciate, diroccate, e con tutte quelle altre vestigia di vetustà e di decrepitezza, che nelle Alpi riscontrato abbiamo. Insomma, tale e tanta è la conformità dei monti Pirenei co’ nostri Alpini, che al leggere di quelli la descrizione, subito dopo il mio viaggio fatto in questi, ne rimasi non men sorpreso che soddisfatto. Da tutto questo siamo condotti a stabilire, quasi con sicurezza, l’interna massa delle montagne primarie della terra essere di granito. Se le Cordigliere, quei gran monti dell’America Meridionale assai più elevati delle Alpi, e incontrastabilmente i più alti della terra, si trovano essi pure avere il nucleo di simil pietra, la proposizione sarà sicura ed universale».

Il lettore che ha qualche nozione di orografia e di geologia avrà notato, nel passo che precede, alcune notizie le quali non corrispondono più oggidì alla verità. Le affermazioni, infatti, che

  1. Ecco il titolo dell’edizione originale, che io posseggo: Discours en forme de dissertation sur l’état actuel des montagnes des Pyrenées, et sur les causes de leur dégradation, prononcé par M. D’Arcet, Docteur-Régent de la Faculté de Médecine de Paris, Lecteur et Professeur Royal, pour son Installation et l’Inauguration de la Chaire de Chimie au Collège de France le 11 décembre 1775. On y a joint des Expériences et des Observations sur les variations du Baromètre, sur le Termomètre, et autres morceaux de Physique, d’Histoire naturelle et de Chimie, avec une note de M. Le Monnier sur l’Aiguille aimantée. (A Paris, chez P. G. Cavellier, 1776.)