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poteva giovarsi di un braccio forte, di un corpo agile e di una destrezza ammirabile; non sapeva che il pensiero è l’arma più potente data da Dio agli uomini, e che con questa si abbattono nemici, si spezza il ferro, si doma il fuoco; e si vince in virtù di quella forza irresistibile e providenziale che comanda allo spirito di dominar la materia.
— Non illuderti; vai a fare un sacrifizio inutile. Non è fattibile che un uomo solo vinca tanti nemici, ancorchè quest’uomo sia Pery.
— Lo vedrai! rispose l’Indiano con asseveranza.
— E chi ti darà la possa per lottare contro forze sì smisurate?...
— Chi?... Tu, signora, tu sola! rispose l’Indiano, affisando in lei il suo sguardo di fuoco.
Cecilia sorrise in quel modo che sorridono gli angeli.
— Va, diss’ella, va a salvarci. Ma ricordati che se tu morissi, Cecilia non accetterebbe la vita che tu le doni.
Pery si alzò.
— Il sole che sorgerà domani, sarà l’ultimo per tutti i tuoi nemici; Cecy potrà sorridere come prima, e starsi lieta e contenta.
La voce dell’Indiano si fece tremola; accorgendosi che non potea vincere la sua emozione, attraversò rapidamente la sala e uscì.
Arrivando allo spianato, Pery guardò le stelle, che cominciavano a spegnersi, e vide che il