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CAPITOLO VIII.


SCORAGGIAMENTO.

Scorsero due giorni dopo l’arrivo degli Aimorè; la condizione di don Antonio de Mariz e della sua famiglia era disperata.

I selvaggi aveano assaltata la casa con una forza straordinaria; li precedeva l’Indiana, terribile d’odio, e li stimolava alla vendetta.

Le saette oscurando l’aria piombavano come una nube sullo spianato, e configgevansi nelle porte e nelle pareti dell’edifizio.

Alla vista del pericolo imminente che correvano tutti, gli avventurieri in rivolta si ritrassero dalle offese contro la casa e pensarono a difendersi dagli assalti dei selvaggi.

Si concertò una specie d’armistizio fra i ribelli e il fidalgo; senza riunirsi, gli avventurieri conobbero la necessità di dover combattere insieme