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CAPITOLO V.


GLI AIMORÈ1.

Gli avventurieri col pugnale in alto minacciavano; ma non osavano frangere lo stretto cerchio, che li separava da don Antonio de Mariz.

Il rispetto, quella forza morale tanto possente, signoreggiava ancora gli animi di quegli uomini ciechi dalla collera e dalla concitazione; tutti aspettavano che qualcuno ferisse, e niuno avea il coraggio di essere il primo.

Loredano si accorse ch’era necessario un esempio; la disperazione del suo stato, le passioni

  1. Era questa una tribù di selvaggi barbarissima; aveano l’aspetto di vere fiere. La tradizione indigena portava che provenissero da una tribù di razza tapuia, che per le guerre si era internata nei deserti, e quivi separata dagli altri avea perduto gli abiti, i costumi e persino la lingua primitiva.