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di voi si incarica di andar come parlamentario a don Antonio?
Si offerse un avventuriere dei più audaci e turbolenti della banda.
— Sarò io!
— Sapete che avete a dirgli?
— Oh! state pur senza tema. Ne udrà di quelle co’ fiocchi.
— Andate subito?
— In questo istante.
Una voce calma, sonora e di grave accento, una voce che fece trasalire tutti gli avventurieri, risuonò all’entrata dello stanzone:
— Non occorre che vi andiate, perchè viene egli stesso. Eccomi.
Don Antonio de Mariz, calmo e impassibile, avanzossi fin nel mezzo di quel gruppo di forsennati, e incrociando le braccia sul petto, girò lentamente sugli avventurieri il suo sguardo severo.
Il fidalgo non avea una sola arma; eppure l’aspetto della sua fisonomia venerabile, la fermezza della sua voce e l’alterezza del suo nobile gesto bastarono per far chinare il capo a tutti quegli uomini in atto di minaccia.
Avvertito da Pery dei casi accaduti in quella notte, don Antonio de Mariz si accingeva ad uscir fuori, quando apparvero Alvaro e Ayres Gomes.
Lo scudiero, che dopo la conversazione con mastro Nunes si era addormentato, fu desto d’improvviso dalle imprecazioni e dalle grida