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geva a metter mano alla seconda, quando la voce, che già aveagli parlato, risuonò di nuovo, bassa ma minaccevole.

— Chi va là?...

Pery si accorse che il suo disegno era sul punto di fallire, e fors’anco di affrettare ciò che si studiava di evitare.

Quindi non esitò; e allorchè l’avventuriere che avea parlato stava per alzarsi, sentì due tenaglie vive che gli caddero sul collo, e lo strozzarono prima che potesse mettere un grido.

L’Indiano ne lasciò il corpo tirato sul pavimento senza far il minimo rumore, e consumò la sua opera; tutti i vasi dello stanzone vuotavansi a poco a poco e inondavano il pian terreno.

Fra un secondo l’umido sveglierebbe tutti gli addormentati, e li obbligherebbe a uscir dello stanzone; era quello che voleva Pery.

Libero del maggior pericolo, l’Indiano girò attorno la casa per vedere se tutto era in calma; ed ebbe allora agio di notare che da per tutto l’edifizio erano disposti fasci di paglia per appiccar un incendio.

Pery rendendo inutili quegli apparecchi, arrivò al canto della casa che guardava rimpetto alla capanna; pareva che andasse in cerca di alcuno. Quivi udì il respiro represso di un uomo, accosto alla parete contigua al giardino di Cecilia.

L’Indiano trasse il pugnale; la notte era tanto oscura che non ci avea modo di scoprire la menoma ombra, il menomo corpo fra le tenebre.