Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 145 — |
— Tu vivrai!...
Cecilia aperse gli occhi, e vedendosi da lato il suo amico, udendo ancora le sue parole, provò quell’incanto, che esser deve il gaudio della vita eterna.
— Sì!... mormorò ella. Vivremo!... là nel cielo, in grembo a Dio, presso a quelli che amiamo!...
L’angelo batteva le ali per volare alla propria sede.
— Sovra quell’azzurro che tu vedi, continuò Cecilia, Iddio dimora nel suo trono, circondato da coloro che lo amano e lo adorano. Noi andremo colà, Pery! Tu vivrai colla tua sorella, per sempre!...
Ella affisò gli occhi negli occhi del suo amico, e chinò languidamente il biondo capo.
Pery sfiorò col suo alito ardente quelle guancie leggiadre, ma non ebbe coraggio di toccarle.
Un sorriso divino fiorì sulla bocca di Cecilia; le sue labbra si aprirono, come le ali di un bacio presto ad involarsi.
La palma, trascinata dall’impeto della fiumana, correndo con una rapidità vertiginosa, disparve nell’orizzonte.
Fine.