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— Tu vivrai!...

Cecilia aperse gli occhi, e vedendosi da lato il suo amico, udendo ancora le sue parole, provò quell’incanto, che esser deve il gaudio della vita eterna.

— Sì!... mormorò ella. Vivremo!... là nel cielo, in grembo a Dio, presso a quelli che amiamo!...

L’angelo batteva le ali per volare alla propria sede.

— Sovra quell’azzurro che tu vedi, continuò Cecilia, Iddio dimora nel suo trono, circondato da coloro che lo amano e lo adorano. Noi andremo colà, Pery! Tu vivrai colla tua sorella, per sempre!...

Ella affisò gli occhi negli occhi del suo amico, e chinò languidamente il biondo capo.

Pery sfiorò col suo alito ardente quelle guancie leggiadre, ma non ebbe coraggio di toccarle.

Un sorriso divino fiorì sulla bocca di Cecilia; le sue labbra si aprirono, come le ali di un bacio presto ad involarsi.

La palma, trascinata dall’impeto della fiumana, correndo con una rapidità vertiginosa, disparve nell’orizzonte.


Fine.