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lasciavano scorgere i riflessi argentei di spuma, e la muraglia negra che circondava quel vasto recinto, ove uno degli elementi regnava da sovrano.

Cecilia, appoggiata all’omero del suo amico, assisteva compresa da orrore a quel pauroso spettacolo; Pery sentiva il turbamento di quel corpo delicato, ma le labbra di lei non mettevano un solo grido di ambascia.

Al cospetto di tai solenni spettacoli, di siffatti cataclismi della natura, l’anima umana si sente tanto piccina, si annichila al punto da dimenticar l’esistenza; l’affanno è surrogato dal terrore, dal rispetto, da quella emozione che ammutolisce e paralizza.

Il sole, dissipando le tenebre della notte, comparve sull’orizzonte; il suo aspetto maestoso rischiarò il deserto; le onde della sua luce sfolgorante si versarono in cascate sopra un lago immenso, senza confine.

Tutto era acqua e cielo.

L’inondazione1 avea coperto le rive del fiume fin dove la vista potea giungere; le grandi masse d’acqua, che il temporale durante una

  1. Il Parahyba va soggetto a grandi inondazioni per cagione delle pioggie frequenti, che cadono sui monti e ingrossano i suoi confluenti nell’inverno. Anticamente, quando le selve non erano ancora distrutte, quelle inondazioni erano molto maggiori che al presente.