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sentinelle si chinò, e prendendo due sassolini li lasciò cadere a basso un dopo l’altro.

Il lieve suono che produsse la loro caduta sugli alberi sottoposti, fu quasi impercettibile: sarebbe stato difficile distinguerlo dal rumore del vento tra le foglie.

Un momento dopo un uomo ascese cautamente la scala, e si riunì ai due che facevano la guardia notturna.

— Tutto è preparato?

— Non aspettavamo che voi.

— Andiamo! non ci ha tempo a perdere.

Scambiate queste parole rapidamente fra il nuovo arrivato e una delle sentinelle, tutti e tre si incamminarono con gran precauzione al luogo ove abitava la banda degli avventurieri.

Quivi, come nel rimanente della casa, tutto era cheto e tranquillo; solo vedeasi splendere sulla soglia della camera di Ayres Gomes il chiaro di una lampada.

Uno dei tre, giunto all’entrata dello stanzone, rasentò la parete e si perdè nell’oscurità dell’interno.

Gli altri due avviaronsi verso l’estremo della casa, e quivi nascosi dall’ombra e dall’angolo formato da un largo pilastro dell’edifizio, cominciarono un dialogo breve e concitato.

— Quanti? dimandò quello che era arrivato.

— Venti in tutto.

— Restano?

— Diciannove.