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Il suo volto vestissi d’un’espressione di energia straordinaria.
— Conducimi al luogo ove giace il corpo di mio padre. Colà deve rimanere sua figlia... Poscia puoi partire!... Non ho bisogno di te.
Pery trasalì.
— Ascolta, signora... balbettò egli in tuono sommesso.
La fanciulla gli avventò uno sguardo tanto imperioso, tanto sovrano, che l’Indiano ammutolì, e volgendo la faccia ascose le lagrime che gli bagnavano il viso.
Cecilia camminò fino alla riva del fiume, e cogli occhi tesi verso l’orizzonte, che supponeva ascondere il luogo di sua antica dimora, inginocchiossi e fece un’orazione lunga e ardente.
Quando si alzò era più calma; il suo dolore era stato mitigato da quel conforto sublime della religione, da quella dolcezza e soavità che infonde ne’ cuori la speranza di una vita celeste, che riunisce coloro che si amarono sulla terra.
Allora potè riflettere sopra l’accaduto della sera innanzi; e procurò di ricordarsi le circostanze, che aveano preceduto la morte della sua famiglia.
Ma tutte le sue rimembranze non giungevano che fino al punto, in cui già mezzo addormentata parlava a Pery, e proferiva quella parola ingenua e innocente che l’era sfuggita dall’intimo dell’anima.
— Piuttosto morire come Isabella!