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sentirsi sotto gli sguardi del giovane ardere il volto di rossore, senza asconderlo per confusione.
Non pertanto il suo amore non era meno ardente; che anzi la passione, sì a lungo repressa, erasi allora esacerbata per quella lotta, per quel contrasto.
Quelle poche parole dolci, che il giovane aveale rivolte, quella pressione delle mani, quella stretta rapida sopra il suo cuore, in un istante di ardore, passavano e ripassavano nella sua memoria ad ogni momento.
Il suo spirito, somigliante a una farfalla attorno il fiore, aleggiava costantemente attorno quelle rimembranze ancora vive, come per libare tutto il miele che chiudevano quelle sensazioni, le prime del suo amore infelice.
Nel giorno in cui siamo, sulla sera, Alvaro si imbattè un tratto con Isabella sullo spianato.
Ambedue rimasero muti; e arrossirono. Alvaro stava per ritirarsi.
— Signor Alvaro.... balbettò la giovane tremando.
— Che volete, donna Isabella? dimandò il giovane conturbato.
— Dimenticai di restituirvi ieri ciò che non mi appartiene.
— E ancora questo malcapitato braccialetto?
— Sì, rispose la giovane dolcemente, è questo malcapitato braccialetto, che Cecilia insiste che è vostro.
— È mio, e vi prego di accettarlo.