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CONCLUSIONE




CAPITOLO I.


LA DESOLATA.

Quando il sole, alzandosi sull’orizzonte, illuminò la natura colla sua splendida luce, un monte di rovine copriva le sponde del Paquequer.

Grossi massi di roccia, schiantati d’un colpo, vedeansi seminati per la campagna, come fosser stati divelti dal martello gigantesco di qualche nuovo ciclope.

L’eminenza su cui ergevasi la casa era scomparsa, e al suo luogo scorgeasi soltanto una larga spaccatura, somigliante al cratere di alcun vulcano sotterraneo.

Gli alberi sterpati dalle loro barbicaie, la terra sconvolta, la negra cenere che copriva la foresta, annunziavano esser colà avvenuto alcuno di quei spaventosi cataclismi, che si lasciano dietro la morte e la distruzione.