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CAPITOLO IX.
IL CASTIGO.
Il giorno dechinava rapidamente, e le ombre della notte cominciavano a stendersi sulla superficie verdenera delle foreste.
Don Antonio de Mariz, appoggiato al parapetto della finestra, vicino a sua moglie, passava il braccio a traverso la cintola di Cecilia.
Il sole, vicino a tramontare, illuminava col suo riflesso quel gruppo di famiglia, degno del quadro maestoso che gli serviva di basso rilievo.
Il fidalgo, Cecilia e sua madre, cogli occhi rivolti verso l’orizzonte, riceveano quell’ultimo raggio di dipartita, e mandavano l’estremo addio alla luce del giorno, alle montagne che li circondavano, agli alberi, ai campi, al fiume, a tutta la natura.
Per essi il sole era l’immagine della loro vita: