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Si udi allora un rumor di voci dalla parte di fuori, e Ayres Gomes, accompagnato dagli avventurieri, appresentossi sulla porta della sala.

Loredano s’accorso che questa volta era perduto irreparabilmente, e risolse di vender cara la sua vita; ma una fatalità pesava sopra di lui.

Due de’ suoi compagni gli caddero ai piedi rattrappiti in convulsioni orribili, e mettendo ululati che facevano compassione.

A principio nessuno indovinava la causa di quella morte subitanea e violenta; ma il fatto del veleno di Pery si presentò tosto alla memoria di alcuni, e spiegò il tutto.

Gli avventurieri, arrivati con alla testa Ayres Gomes, s’impadronirono di Loredano, e confusi e pieni di vergogna vennero ad inginocchiarsi a’ piè di don Antonio de Mariz, chiedendogli perdono del loro fallo.

Il fidalgo avea assistito a tutti questi avvenimenti, che si succedettero con tanta rapidità, senza lasciare la sua prima posizione; sarebbesi detto che sopra tutte quelle passioni umane, che fervevano a’ suoi piedi, libravasi come un genio in atto di vibrare il fulmine celeste.

— Il vostro fallo è di quelli che non si perdonano; disse don Antonio; ma siamo in momenti tali, che Iddio comanda di dimenticare tutte le offese. Alzatevi, e apparecchiamoci tutti a morire da buoni cristiani.

Gli avventurieri si levarono in piedi, e trascinando Loredano fuori della sala ritiraronsi nella