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all’intorno, e vedendo la strage fatta, i cadaveri degli Aimorè ammonticchiati l’uno sull’altro, piantò la punta dello spadone nel terreno e spezzò la lama. Prese dipoi i due frammenti, e li scagliò nel fiume.

Allora seguì nel suo interno una lotta silenziosa, ma terribile a chiunque potesse comprenderla. Avea spezzato la sua spada, perchè non volea più combattere; era tempo di implorare la vita dal nemico.

Ma quando giunse il momento di effettuare quell’atto supplichevole, chiedeva a sè stesso una cosa sovrumana, una cosa superiore alle sue forze.

Egli, Pery, il guerriero invincibile, il selvaggio libero, il signore delle foreste, il re di quella vergine terra, il capo della più valente nazione dei Guarany, supplicare l’inimico per la sua vita! Era impossibile.

Tre volte volle inginocchiarsi, e tre volte gli stinchi delle sue gambe, distendendosi come due molle d’acciaio, lo obbligarono a rizzarsi.

Finalmente la memoria di Cecilia fu più forte della sua volontà.

Inginocchiossi.