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tendo il contatto del ferro sulla fronte, chiuse gli occhi e si tenne per morto.
Alvaro lo guardò un istante, e abbassò la sua arma:
— Tu sei indegno di morire per mano di un uomo e con un’arma di guerra; appartieni alla gogna ed al capestro. Sarebbe un defraudare la giustizia di Dio.
Loredano aperse gli occhi; il suo volto illuminossi di un raggio di speranza.
— Giura che fra due giorni lascerai la casa di don Antonio de Mariz, e che mai più porterai il piè in questa regione; a tal prezzo hai salva la vita.
— Giuro! sclamò Loredano.
Il giovane, trattasi dal petto la croce vermiglia di Cristo, che recava al collo, gliela presentò: l’avventuriere stese la mano e ripetè il giuramento.
— Levati, e va lungi dal mio sguardo.
E collo stesso disprezzo e colla stessa nobiltà il cavaliere scaricò la carabina; e voltossi per continuare il suo cammino, facendo segno a Pery di accompagnarlo.
L’Indiano, nell’atto che seguiva quella rapida scena che abbiamo descritta, riflettea profondamente.
Quando udì la conversazione fra Loredano e i suoi due compagni, quando comprese che si trattava di far oltraggio alla sua signora e a don Antonio de Mariz, il suo primo pensiero era stato quello di gettarsi sui tre nemici e ucciderli.