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— Ma dunque, disse la fanciulla con qualche curiosità, se tu sai il mio nome, perchè non lo pronunci sempre giustamente.
— Perchè Cecy è il nome che Pery porta nell’anima.
— Ah! è un nome della tua lingua?
— Sì.
— Che cosa vuol dire?
— Quello che Pery sente.
— Ma in portoghese?
— La signora non deve saperlo.
La fanciulla battè colla punta del piede sul terreno, e fece un gesto d’impazienza.
Don Antonio apparve: Cecilia corse al suo incontro:
— Padre mio, ditemi che significa Cecy in quella lingua selvaggia che parlate.
— Cecy!... disse il fidalgo, procurando di rammentarsi. Sì! È un verbo che significa dolersi, affannarsi.
La fanciulla sentì un rimorso; riconobbe la sua ingratitudine; e ricordando ciò che dovea al selvaggio, e il modo con cui lo trattava, trovossi cattiva, egoista e crudele.
— Che dolce parola! diss’ella a suo padre; somiglia al canto di un uccello.
Da quel giorno fu buona con Pery; poco a poco dimise la paura; cominciò a comprendere quell’alma incolta; vide in lui uno schiavo, dipoi un amico fedele e devoto.