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— Pery solo difenderà la signora: non ha bisogno di alcuno. È forte; reca come l’uccello le ali nelle sue freccie; come il serpente a sonaglio il veleno nelle sue saette; come la tigre la forza nel suo braccio; come lo struzzo la celerità nel suo corso. Solo può morire una volta; ma una vita gli basta.
— Ebbene, amico, rispose il cavaliere nobilmente, tu vai a compire il tuo sacrifizio; io adempirò al mio dovere. Reco pure una vita e la mia spada. Farò dell’una l’ombra di Cecilia; coll’altra traccerò attorno di lei un cerchio di ferro. Puoi star certo che i nemici che passeranno sopra il tuo corpo, passeranno pure sul mio, prima di arrivare a quello della tua signora.
— Tu sei grande; potevi nascere nel deserto ed esser re delle foreste; Pery ti chiamerebbe fratello.
Si strinsero la mano e si avviarono verso casa; cammin facendo Alvaro pensò che ancora non conosceva gli uomini contro i quali dovea difendere Cecilia, e chiese i loro nomi; Pery ricusò formalmente, e promise che il cavaliere li saprebbe a suo tempo.
L’Indiano avea le sue buone ragioni per operar così.
Giunti a casa, si separarono; Alvaro si diresse alla propria stanza; Pery incamminossi verso il giardino per veder Cecilia.
Erano allora ott’ore di notte: tutta la famiglia trovavasi riunita a cena; la stanza della fanciulla era senza luce.