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Tutti e tre si misero le armi alla cintola, e si apparecchiarono alla corsa.
Pery che li seguiva, come prima udì quello che aveano concertato, prese tosto il suo partito; gli avventurieri stavano per separarsi; come Loredano, egli pure disse fra sè:
— L’ultimo sarà il primo.
E prendendo tre freccie, tese la corda dell’arco; ucciderebbe gli avventurieri senza che l’uno si accorgesse della morte dell’altro.
Si mossero al corso; ma fatti appena pochi passi, Bento Simoes, inciampando, cadde fra i piedi a Loredano, e stramazzò al suolo.
Loredano mandò fuori una bestemmia, Bento gridò misericordia, e Ruy che già avea preso un buon tratto innanzi, tornò indietro a vedere quello che era accaduto.
Il disegno di Pery era andato a vuoto.
— Sapete, disse Loredano, che chi cade si dà per vinto. Sarete il primo, amico Bento.
L’avventuriere non fiatò.
Pery non perdette la speranza di poter cogliere ancora un’occasione favorevole per effettuare il suo disegno, e li seguì. Fu allora che da lungi, fra gli alberi, si accorse di Alvaro, che teneva quasi la stessa linea percorsa dagli avventurieri; e sopra il capo di costoro, scoccando una saetta per elevazione1, gli fe’ segno di arrestarsi.
- ↑ Saetta per elevazione. — La destrezza e l’abilità con cui gli Indiani tiravano le freccie, faceva