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Prima di partire Loredano caricò la sua carabina, ordinò a’ compagni di far altrettanto, e disse loro:
— Badate bene a quello che dico. Nella difficile condizione in cui ci troviamo, chi non è nostro amico è nostro nemico. Può essere una spia, un accusatore, e in ogni caso sarà in appresso un uomo di meno a combattere.
I due compagni compresero perfettamente la giustezza di quell’osservazione, e gli tennero dietro colle pistole armate, l’occhio in guardia e l’orecchio teso.
Non ostante la loro attenzione, non videro agitarsi le foglie a due passi di distanza, e stendersi per gli arbusti un’ondulazione tanto lieve, che parea prodotta dall’alito del vento.
Era Pery, che da un quarto d’ora accompagnava gli avventurieri, come la loro ombra; l’Indiano avea avvertito alla loro assenza, e congetturando qualche trama, si era messo sulle loro orme, e li avea trovati.
Loredano e i suoi due compagni camminavano già da qualche tempo, quando Bento Simoes si arrestò.
— Chi entrerà il primo?
— La sorte deciderà, rispose Ruy.
— In che modo?
— In questo; disse Loredano: vedete quell’albero? Il primo che giungerà a toccarlo sarà l’ultimo a entrare; e l’ultimo sarà il primo.
— Sta bene!