Pagina:Alencar - Il guarany, II, 1864.djvu/108


— 108 —

Don Antonio non sapea che rispondere, e videsi costretto a cercare un pretesto per render ragione all’Indiano del suo procedere. L’idea religiosa, che i popoli tutti comprendono, gli parve la più adatta.

— Tu sai che noi Bianchi abbiamo un Dio, che dimora lassù, che amiamo, rispettiamo e obbediamo.

— Sì.

— Questo Dio non vuole che viva fra noi un uomo che non l’adora e non lo conosce; fino a questo giorno gli abbiamo disubbidito; adesso egli comanda.

— Il Dio di Pery comandava pure ch’egli restasse con sua madre, nella sua tribù, vicino alle ossa di suo padre; e Pery abbandonò ogni cosa per seguirti.

Vi fu un momento di silenzio; don Antonio non sapea che replicare.

— Pery non vuole dispiacerti; solo aspetta gli ordini della signora. Comandi che Pery se ne vada, signora?

Donna Lauriana, che non sì tosto udì parlar di religione, avea ripreso le sue preoccupazioni contro l’Indiano, fece un gesto imperioso a sua figlia.

— Sì! balbettò Cecilia.

L’Indiano abbassò il capo; una lagrima gli rigò la faccia e gli cadde sul petto.

Quello che soffriva è impossibile a dire; la parola non sa il segreto di quei dolori muti di un’anima forte e vigorosa, che per la prima volta si sente vinta dal dolore.