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— Come! avete ancora in animo di licenziarlo! sclamò ella.
— È necessario; te lo dissi.
— Sì; ma pensate che poi risolverete in contrario.
— Impossibile!
— Che male fa egli qui?
— Sai quanto lo stimo; quando dico che è impossibile, devi credermi.
— Non andate in collera!...
— Quindi non ti opponi?
Cecilia si tacque.
— Se tu nol vuoi assolutamente, nol faccio; ma tua madre soffrirà, ed io pure perchè le promisi.
— No; la vostra parola prima di tutto, padre mio.
Pery comparve sulla porta della sala; una vaga inquietudine si sparse sul suo volto quando videsi in mezzo della famiglia radunata.
La sua attitudine era rispettosa, ma il portamento serbava quell’alterezza innata che è propria delle tempre privilegiate; i suoi grandi occhi neri e limpidi percorsero la stanza e si fissarono sulla fisonomia venerabile del cavaliere.
Cecilia, prevedendo quel che sarebbe per accadere erasi nascosta dietro suo fratello don Diego.
— Pery, sei persuaso che don Antono de Mariz è tuo amico? dimandò il fidalgo.
— Lo sei, quanto un uomo bianco può esserlo d’un uomo di colore.