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— Sono contento e soddisfatto, disse il fidalgo; peccato ch’io mi abbia un doloroso ufficio a compire. Avete nuova di Pery, Alvaro?

— Lo vidi poc’anzi.

— Andate, e fate che venga da me.

Il giovane ritirossi.

— Fate chiamare vostra madre e vostra sorella, figlio mio.

Don Diego obbedì.

Il fidalgo si assise al tavolino e scrisse un pezzo di pergamena, che legò con un filo di seta ritorto e suggellò colle sue armi.

Donna Lauriana e Cecilia entrarono accompagnate da don Diego.

— Sedetevi, moglie mia.

Don Antonio ragunava la sua famiglia per dare una certa solennità all’atto che stava per compire.

Quando Cecilia entrò, se la fece chinare sulla spalla, e le susurrò all’orecchio:

— Che vuoi tu dargli?

La fanciulla capì all’istante; l’affezione poco comune che avea per Pery, la gratitudine che gli serbava, era una specie di segreto fra que’ due cuori; era una pianta esotica che ascondeva agli sguardi altrui, onde non destar meraviglia per quell’amistà tanto profonda e tanto delicata verso un selvaggio.

Udendo la dimanda di suo padre, Cecilia, che in quel dì era stata in preda ad emozioni tanto svariate, ricordossi di che si trattava.