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— Ayres si assise, e cominciò a far onore a un resto di capriolo che gli stava dinanzi.
— Orsù! voi altri, gridò egli colla bocca piena di cibo a due avventurieri che si erano alzati: andate a fare la vostra ora; che già vi siete ristorati: gli altri aspettano la loro volta.
I due avventurieri si mossero per rilevare quei di sentinella, com’era costume nella notte; precauzione questa necessaria in quel tempo.
— Siete oggi molto severo, signor Ayres Gomes.
— Colui che dà gli ordini, sa quel che si fa; a noi tocca obbedire: rispose lo scudiero.
— Ah! perchè noi diceste subito!
— Or bene, adesso ne siete informati: buona guardia; chè per avventura non abbiamo presto a pentircene.
— Accada che vuol accadere, soggiunse Bento Simoes; che già mi annoio di cacciare pache e cignali di bosco.
— E in onor di chi pensate voi che brucieremo in breve alcune libbre di polvere?
— C’è bisogno di chiederlo! Chi, se non gli Indiani, può darci questo disturbo?
Loredano alzò il capo; i suoi occhi scintillarono.
— Che novelle venite a contarci? Supponete che gl’Indiani verranno a darci l’assalto? domandò egli.
— Oh! ecco che Loredano si risveglia; fu d’uopo stuzzicargli le nari.
La presenza di Ayres Gomes, frenando la franca