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CAPITOLO VI.
L’ARRIVO.
Al tempo medesimo che accadeva questa scena nel giardino, due uomini passeggiavano dall’altra parte dello spianato, in un raggio d’ombra disegnato dall’edifizio.
Uno di loro, di grave portamento, si facea tosto conoscere per un fidalgo, stante l’alterezza del gesto e il vestito da cavaliere.
Indossava un abito di velluto nero con alamari di seta color di caffè al petto e nello sparato delle maniche; le brache della stessa stoffa, anch’esse nere, cadeangli sopra i lunghi stivali di cuoio bianco, armati di sproni d’oro. Un semplice colletto di lino candidissimo al giubbetto lasciava allo scoperto il collo, che sosteneva con grazia una bella e nobile testa di vecchio.
Di sotto al suo cappello di feltro grigio, senza