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dosi del moto fatto da donna Lauriana in voltarsi per udire Isabella, accennò col capo a sua cugina di nulla dire.
La fanciulla fece mostra di non aver capito, e rispose alla sua zia:
— Cecilia stava bagnandosi, e io mi era adagiata in riva al fiume; dopo alcun tempo vidi Pery che passava da lungi sul ramo di un albero. Disparve, e d’improvviso una saetta partita da quel luogo venne a cadere a due passi dalla mia cugina!
— Ascoltate, signor Mariz! sclamò donna Lauriana; ascoltate le valentìe di quel bell’arnese!
— Al tempo stesso, continuò Isabella, udimmo due colpi di pistola, che ancora più ci spaventarono, perchè di certo erano diretti dalla nostra parte.
— Gran dio! È peggiore di un giudeo! Ma chi diede le pistole a cotesto indemoniato?
— Fui io, madre mia; rispose timidamente Cecilia.
— Sarebbe stato meglio che ti fossi occupata d’altro, o che con esse gli avessi.... Gran dio! perdonatemi!
Don Antonio, quantunque rimasto un po’ in disparte, avea udito le parole d’Isabella: il suo volto prese una grave espressione.
Fece un lieve cenno a Cecilia, e si allontanò con lei, mostrando sembiante di voler passeggiare per lo spianato: