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— No; quantunque dovrei esserlo, perchè Pery ieri fece affliggere la sua signora per tema che fosse morto.
— E Cecy fu triste? sclamò l’Indiano.
— Cecy pianse! rispose la fanciulla con graziosa ingenuità.
— Perdona, signora!
— Non solo ti perdono, ma voglio anche farti un presente.
Cecilia corse alla sua camera, e recò il bel paio di pistole che avea commesso ad Alvaro.
— Guarda! Pery non desiderava avere un paio di queste armi?
— Molto!
— Dunque eccole! Tu non le abbandonerai mai, perchè sono un ricordo di Cecilia, non è vero?
— Oh! il sole lascerà prima Pery, che Pery le pistole.
— Quando correrai qualche pericolo, ricordati che Cecilia te le diede per difendere e salvare la tua vita.
— Perchè è tua, non è così, signora?
— Sì, perchè è mia, e bramo che la conservi.
Il volto di Pery raggiava di una gioia immensa, di una felicità ineffabile; mise le pistole alla cintura di penne, e levò il capo orgoglioso, come un re che avesse ricevuto l’unzione divina.
Per lui quella fanciulla, quell’angelo biondo dagli occhi azzurri, rappresentava la divinità sulla terra; ammirarla, farla sorridere e vederla