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il debito riguardo alle parti buone della loro cultura), mostrar tanta ripugnanza a entrare nel consorzio delle nazioni cristiane, portate ad espandersi, e forse provocare tosto o tardi un urto spaventevole dell’Occidente contro l’Oriente; tuttavia il nobile tentativo dell’autore non rimarrà al tutto infruttuoso, e gioverà senza dubbio a rendere meno misera la condizione degli indigeni del tropico, disponendo gli animi dei Bianchi a sensi di benevolenza verso di loro.
Gli altri personaggi del romanzo sono tratti dal seno della civile società, ed hanno abiti e costumi poco differenti dai nostri. Volendo dir qualcosa di alcun di loro, noteremo che il carattere di don Antonio de Mariz ci sembra condotto con gran perfezione dal principio alla fine, e che questo è forse il più bel modello che si poteva dare di un vero fidalgo portoghese1; cotanto egli si mostra, anche nelle minime cose, grande, generoso, magnanimo, e sempre uguale a
- ↑ Fidalgo, in lingua portoghese, vuol dir nobile, senza alcuna mistura di sangue ebreo o moro. Non avendo l’italiano una parola corrispondente, la riportiamo com’ella sta, sicuri di non contravvenire alle regole d’uso.