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PER NOZZE.

LETTERA ALLA SPOSA.


     Nata in terra di forti, orfana bella
Dagli occhi azzurri e da le trecce d’oro,
Senza lagrime lascia il patrio nido
Dall’onde de la Fulda attraversato,
Che tra selvette di puntuti abeti
Va mormorando di non so che antiche
Glorie di ferrei e splendidi Elettori.
Come ti guida Amor valica l’Alpi
Eternamente bianche; e là discendi
Ove l’impetuoso Adige bacia,
Nobile scolta dell’Italia, Trento
De le tombe de’ tuoi padri custode;
Trento desio de le città sorelle
E passïone. Qui per erta via
Aspra di dumi e di ciclami sparsa,
De la montagna sovra il più superbo
Dolomitico picco ascendi e guarda.
Laggiù lontan lontano oltre la valle
Madre a’vgagliardi ch’Eridan feconda,