Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
392 | poesie volanti. |
Il popolo esultò, quetaron l’acque,
E l’Etna tacque.
Fata Morgana, dipingesti il vero,
O il mio pensiero?
Brescia, 8 maggio 1862.
A IDA VEGEZZI RUSCALLA.
I.
Fior subalpin di cortesia severa,
Ida, quand’io movea
Ieri, in sull’ora de la blanda sera
Al paradiso de la nota altura,
Arcana sorridea
Non so che festa in tutta la Natura.
Lampade eterne dell’azzurra vòlta
Gli astri infiniti e i mondi
Mandavan dai profondi
Cieli una gioia di sereni lampi;
Agili, brevi, fuggitive stelle
De la campagna, a nubi
Danzavano le lucciole. Novelle
Èro istintive, che tra bui meandri
Accese le lor fiaccole d’amore,
Invitavano i cúpidi Leandri
Veleggienti pel mar dell’aura bruna
A possederle in seno
Al calice d’un fiore.
Fuor da le siepi dell’obliqua via
La lonicera i molli evaporava