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296 | canti patrii. |
Preghiamo il ciel che florida, gagliarda,
Terribile ai nimici
Torni e si serbi nella età più tarda
Italia. O voi felici
Che non vedeste di Custoza il giorno,
Nè da Lissa l’ignobile ritorno!
Quando fiorisca nuovamente il maggio,
Se lo consente Iddio,
Noi rifaremo il memore vïaggio.
Or, senza pianto, addio
O piccioletta e splendida falange,
Chè sugli eroi si freme e non si piange.