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canti patrii. 269


V.

Ahi! villano, villano! Ahi vecchio seme
Degenerato! - Un giorno
Questa ti chiederà povera terra,
Perchè ne le supreme
Ore del suo civil commovimento
Tu pur le festi sì codarda guerra.
Va’ sciagurato! - E quando di Novara
Su la fatal pianura
Perderan l’imperizia e la sventura
La mal giocata ferrëa corona,
E questa irrisa e cara
Regina un dì dell’universo,
ed ora Regina dei dolori,
Ripiomberà da la toccata altezza;
Inghirlanda di fiori
I volubili altari,
Rïempi d’allegrezza
Matricida i tuoi lari.
Va’ sciagurato! - E quando
Di Mantoa sul nefando
Vallo una santa fila
Di martiri gentili
Penderà dal patibolo onorato;
E de le nebbie tra la scialba luce
Dominerà la truce
Figura del carnefice agitato;
E tu l’invidïosa
Anima fratricida
Nutri di gioia ascosa.