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il comunismo e federico bastiat. 231


XII.

     Governi pur quest’orbita
Che la progenie umana
Discorre infaticabile
Lungo una spira arcana:
Sospinta ognor dal provido
Aculeo dei dolori,
Superba de’ suoi Genii,
Mesta de’ suoi Signori,
Che va con larghe ruote
Aure cercando ignote,
E par che miri assidua
Con lunga avidità
Verso un sereno e fulgido
Sole di libertà.

XIII.

     Ma a Te non diede, ahi misero!
Il ciel risposta intera,
Vela una lenta tenebra
La tua pupilla nera,
Nè più consente agl’impeti
Del tuo pensier veloce
E generoso, il languido
Filo de la tua voce.
E nell’Italia muori
Nel suolo degli allori;
In questa urna magnifica,
Di glorie che perîr,
Urna che serba splendidi
Fati dell’avvenir.2