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delli ànimi si svolgerebbe quel senso di lìbera volontà che noi crediamo ingènito ad ogni umana natura? Ora, tutto il giudiciò sul mèrito del governo britànnico nell’India si risolve in questo: in quale stato lascerebbe egli il pòpolo indiano? Lo tornerebbe nelle mani stesse che lo abbandonàrono all’Inghilterra? Lo tornerebbe in balìa delle caste antiche? o d’una famiglia mogola o afgana? o d’una potenza marìtima? o d’una federazione di Maratti, o d’un’orda di ladroni Pindarri? V’è uomo in Europa che possa far voto che risurga l’antico stato nell’ìsola di Ceilan? Sono pochi anni (1800) che l’ambasciatore inglese vide i nòbili di quella infelice terra baciar la polve, prosternati a piè del trono; vide un vecchio ministro dalla bianca barba recare i comandi del re, camminando lungo la parete, carpone come un cane; e nel 1814, quando le armi britànniche atterrarono quel mostruoso potere, la sposa d’un ministro ribelle, madre di cinque figli, fu condannata a vedèrseli decapitare inanzi, e a pestarne di sua mano in un mortaio le recise teste. — Se sotto il dominio britànnico il panteismo e la casta e la schiavitù del serraglio e della communità dovèssero cèdere alla lìbera convivenza, alla lìbera proprietà, alla scienza esperimentale, se tanti millioni d’intelligenze dovèssero aggregarsi finalmente alla nòbile federazione dell’umana dignità e spontaneita, chi potrebbe mai dimandar conto all’Inghilterra d’un po’ di stipendio lucrato da’ suoi cadetti nel decorso d’una sì benèfica trasformazione? Ma l’Inghilterra, se da una parte spegne i roghi delle vèdove, ed estèrmina le scellerate bande dei Pindarri e dei Fansigari, dall’altra essa rattiene i suoi missionarii, e protegge nei collegi di Benares la trasmissione d’una scienza mendace, d’un’illimitata rassegnazione, d’una morale avvelenata.
Tuttavìa la forza cieca delli avvenimenti può, contro il voto delli stessi dominatori, preparare un altro corso d’opinioni e di fatti. Il germe dell’emancipazione nell’India allignò da quel giorno che lo schiavo del bramino potè divenir prìncipe, e concèdere al suo padrone d’èssergli servo. Holkar e Scindiah, valorosi capitani dei Maratti, èrano di stirpe sudra, nati contadini e pastori, e pare che ponèssero diletto a umiliare le su-