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soldati, li europei non èrano più di trentamila; e nel 1842 la disastrosa guerra delli Afgani ve ne chiamò altri diecisettemila!
La spesa tocca 240 milioni, ch’è poco men della metà del rèddito territoriale. Ciò avviene perchè le paghe sono assài maggiori che in Europa, e in tal misura, che dopo pochi anni di milizia sotto quel ciclo insalubre, ognuno possa mèttere in serbo quanto basti a rèndere tranquillo e agiato il resto della vita1.
La superficie dell’India oltrepassa un millione di miglia inglesi (2,814.000 chil. q.): sarebbe più di cinque volte la Francia, più di dieci volte l’Italia, centotrenta volte la Lombardìa2. Amministrata come la Francia e come la Lombardìa, le sue finanze dovrèbbero pertanto versare cinque mila millioni di franchi. Ora, l’amministrazione britànnica colle più faticose esazioni appena ne ritràe la dècima parte. Nel triennio 1840-42 n’ebbe 531 millioni di franchi, compresi i tributi dei prìncipi vassalli. È vero bensì che questi ne ricàvano altre imposte per sè medèsimi: ma possèggono solo un terzo della popolazione, e le terre più montuose e meno feconde.
Eppure non solo in India le famiglie opulente sono assài rare, ma non ostante il cielo mite e i minori bisogni e la sobrietà naturale dei pòpoli e le religiose astinenze, il pòvero in India è poverìssimo. Egli vive seminudo in un tugurio, e ogni estate rapisce al suo campo il riso immaturo per cavarsi la fame, appunto come l’Irlandese, che vive parimenti in un tugurio, e rapisce allo squàllido suo campo le immature patate. Essendo i due paesi alli opposti estremi d’oriente e occidente, di mezzodì e settentrione, con nessuna particolare communanza di stirpe o di religione, e solamente amministrati dalla stessa mano, bisogna pure inferirne che la nazione britànnica, la pri-