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dilettàndosi a spezzar di sua mano li ìdoli e spàrgerne a terra li ori e le gemme.

La fede maomettana è l’opposto estremo della bramìnica. Non ìdoli, non caste, non trasmigrazioni delle ànime, non panteistica confusione dell’universo con Dio. Dio, l’uomo e la natura sono tre tèrmini distinti, inconfondìbili. Li uòmini si divìdono solo in fedeli ed infedeli; e tra loro nè pace nè tregua. — «Ogni anno, spirati i mesi sacri, uscite e trucidate li infedeli; vivete delle loro spoglie; fate schiave le donne e li infanti. — La guerra duri finchè sìavi uomo su la terra che neghi il vostro Dio; tutta la terra è promessa a voi. Tutti li uòmini sono combattenti; tutti sono eguali, tranne il profeta che parlò in nome di Dio, e il califfo che parla in nome del profeta; lo stato è un esèrcito.» — La mazza ferrata del guerriero di Ghazna, che sfracella l’ìdolo di Somnaut e sparge a terra le sue gemme, rappresenta l’urto della bellicosa democrazìa musulmana contro l’universale patriziato dell’imbelle società bramìnica.

Il musulmano aveva da lungo tempo appreso a risparmiare il sangue delli infedeli, e ad accettare dalla loro mano il riscatto del sangue. I commentatori del Corano avèvano temperato le atroci parole del profeta: — «Entrando in terra straniera, intimate alli abitatori di sottomèttersi alla vostra fede; se assentano, sìano con voi; se ricùsano, pàghino il tributo (khiraj); e allora abbiàtegli come se fòssero figli della vostra fede.» — Tutti i figli d’Adamo sono adunque chiamati dal profeta; tutta la terra è patrimonio de’ suoi seguaci; tutti li infedeli armati sono suoi nemici; disarmati, sono suoi servi. Ottenuta la pace, il musulmano doveva dunque aver caro d’èssere circondato da infedeli che potesse spogliare, piuttostochè di fedeli che dividèssero seco le spoglie. La legge maomettana portava dunque seco un principio di salvamento per l’India conquistata. Il capo d’ogni commune, in luogo di pagare il suo tributo alle caste dei bramini e dei cetrii, pagò all’esattore dell’esèrcito maomettano; nulla si cangiò nell’ordinamento del commune, nulla si tolse alle caste e ai loro antichi riti; l’esattore indiano prese il nome di zemindar; il musulmano non volle conòscere altro magistrato, e lo fornì d’auto-