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del viaggiatore Clearco, registrata da Diogene Laerzio 1. Il P. Paolino per altri argomenti s’indusse a crèdere che la Media Atropatene fosse la madre patria dei bramini e dei buddisti2; il che fosse cagione che li dei dell’India vèngano tuttora effigiati con le vesti purpuree e le armille e le collane delli antichi Medi3; tradizione rituale che si osserva rigidamente; poichè a pittori e scultori è vietato vèndere imàgini che non sìano approvate dai sacerdoti ed asperse d’aqua lustrale4. La lingua sanscrita si collega per conformazione e per radici a quelle della Persia, anzi di tutta l’Europa; e l’influenza sua si manifesta maggiore nelle favelle di quelle parti della penìsola indiana che sono più pròssime alla Persia, mentre si va dileguando verso mezzodì. Parimente la scrittura di quell’antica lingua procede per vocali e consonanti come la greca e la latina; non per sole consonanti, come le lingue aràbiche; nè per sìllabe, come le chinesi; nè molto meno per ieroglìfici, come l’egizia; e mostra in ciò i segnali di men remota orìgine. Anzi, pare che i bramini ne facèssero un’arte secreta e gelosa, poichè non pòsero iscrizioni sui pùblici monumenti; e ancora ai tempi di Megastene non avèvano dato al pòpolo leggi scritte. E ancora oggidì profèssano che i sacri libri di Brama fòssero per più generazioni trasmessi a voce, e solo assài tardi si riducessero a scrittura.

Romagnosi afferrò quel detto d’Eròdoto, che la dottrina dei Cabiri, il culto di Dionisio e i numi egizi, approdando in Grecia da diverse parti e a lontani intervalli, si confùsero alfine in una sola religione; e suppose che per egual modo i collegi braminici conducessero mano mano ad unità le svariate credenze

  1. « Clearchus gymnosophistas a Magis fluxisse asseverat...» Diog. Laer. I.
  2. « Aderbeidjan fortassis Magorum brahmauorum et samanorum patria et origo... » P. Paulin. De antiquitate, etc.
  3. « Indi itaque in Deorum suorum ornatu cum veteribus Medis conveniunt...» P. Paulin. Mus. Borg.
  4. « Omnibus pictoribus, fusoribus et sculptoribus lege cautum est, ne simulacra vendant, priusquam ea sacerdotis examini subjiciantur, ut ab eo approbentur et lustrali aqua consecrentur...» P. Paulin. Syst. brachman. p. 252