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DEL CID 69

Così queste cantilene racchiùdono tutti gli elementi della poesìa, il prodigioso e il vero, i costumi della vita e le visioni della fantasìa. Siamo ben lungi dalla gravità istòrica; eppure forse più che nell'istoria vediamo la confusione del governo, le prede incessanti, la turbulenza dei GRandi, le vendette ereditarie, il duello posto al luogo della ragione, l'orrore del tradimento, la vita venturosa e vagabonda dei combattenti, e tutta la disciplina militare ridutta a questo solo, che ciascun vassallo combatte a suo talento, ma in nome del re, e solo pel re si tiene congiunto al corpo della nazione. Ma soprattutto dòmina lo zelo guerriero, che spinge tutte queste forze lìbere e tumultuanti a continuo danno dei Mori. Ed ogni volta che si parla di questi, si parla di gemme e d'oro e di profumi e di sete e di bagni e di fontane zampillanti e di giardini ombrosi. La industre splendidezza delle loro tende, dei loro palazzi e dei loro bazari, fa contrasto alla severa povertà delle castella cristiane.

Nello stile sèmplice e schietto di queste canzoni si dipinge tutta la vera ìndole ibèrica, e ben si vede che lo sfarzoso stile dei gongoristi non venne da fonte antica, nè scaturì dall'ìndole nativa dello Spagnuolo, o dai Goti, o dai Mori. Esso nacque nello stesso tempo in Ispagna e in Italia da una perversa educazione collegiale, che tradiva il giòvane, celàndogli artificiosamnte i grandi e puri modelli, e lo preparava da lontano alla nullità della vita civile. Le menti vuote si pascèvano di pompa e d'arguzie; l'Italia ebbe i barocchi e i seiecentisi, e la Spagna il gongorismo. Se mai ritornasse la stessa educazione, avremmo lo stesso depravamento dell'intelletto e dei costumi.

Dai pochi tratti, che recammo della traduzione, si vede ch'ella riesce bastevolmente espressiva. È in verso sciolto; mentre l'originale è in rozzi ottonarii, senza rima e senza strofe, e alternati colla mera assonanza dell'ùltima vocale. Un maggiore studio di eleganza forse si trascurò per non disvisare il testo, il quale, o per incuria dei tempi, o per minore varietà e ricchezza di quella lingua, riesce al nostro gusto talvolta assai rùvdo e di-