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DEL CID 63

braccio del padre, e lo scuote dal suo cupo letargo, e gli grida che vendicato è l'onore e asterso l'insulto. Il vecchio crede di sognare, e a stento riconosce il suo nemico sfigurato dalla morte, e prega Rodrigo, il figlio dell'anima sua, di velare quel teschio tremendo che prima di averlo rimeritato della sua prodezza, il cuore gli si fenda per gioia! E vuole che il figlio prenda alla mensa il primo seggio, il seggio del padre; perchè chi ha salvato l'onore della famiglia debb'èssere il primo in casa. Questi sono costumi tremendi; e il pòpolo, che trasceglieva a' suoi canti codeste memorie e le serbava tenaci, con ciò solo dipingeva la sua naturale fierezza.

Donna Ximena, figlia del conte Lozano, vestita con lungo stràscico a bruno, scortata da trenta scudieri, si reca alla corte di Burgos, e prostrata sui tappeti dell'àula reale chiede al re Fernando vendetta della morte del padre, e con baldanza concessa alle dame d'una età cavalleresca, dice che re il quale nega giustizia, non dovrìa porta corona, nè cinger arme di cavaliere. Ma Rodrigo frattanto ha sparso ampiamente la sua fama, ha vinti e fatto prigioni cinque re mori, e poi gli ha sciolti, e fatti vassalli. Ximena, abbagliata dalla gloria del suo nemico, gli perdona la morte del padre. E quando Rodrigo ritorna coi trecento suoi vittoriosi compagni, il re Ferdinando gli dà in nozze Donna Ximena, e vi aggiunge un dono di terre e castella. Il Campeador nel darle la mano le dice, che le ha bensì ucciso il padre ma non a torto, ma a faccia a faccia, e per vendicare un'ingiusta offesa; e che per un padre le rende un marito. La vendetta era a quei tempi duri ed eslegi un dovere di sangue, un atto di domèstica pietà.

Cinque re mori màndano a Rodrigo un dono di cento cavalli da battaglia, e gioie e veli per donna Ximena e per le figlie e splèndide vesti ai gentiluòmini della sua casa. Ma il leale fidalgo risponde agli inviati, che erràrono l'ambasciata, e che dove Ferdinand è re, Rodrigo è vassallo.

La continua vita di campeggiamenti e di battaglie, che quei cavalieri conducèvano lungi dai loro focolari, vien dipinta da Ximena stessa, che solinga, incinta, pròssima ad esser madre, si abbandona alle lagrime; e scrive al re Fernando, e si lagna ch'ei